Recensione: La stirpe della Gru di Joan He [Review Party]

 Buon pomeriggio,

oggi vi parlo di un libro che attendevo con ansia dopo aver adorato "La guerra dei Papaveri" ma che purtroppo mi ha lasciato l'amaro in bocca. Si tratta de "La stirpe della Gru" di Joan He, uscito in Italia grazie alla Oscar Mondadori.


Titolo: La stirpe della Gru

Autore: Joan He

Casa Editrice: Oscar Mondadori

Data: 19 Gennaio 2021

Formato: Digitale/Cartaceo

Prezzo: Ebook 9,99 euro / Cartaceo 22,00 euro

La principessa Hesina di Yan ha sempre desiderato sfuggire alle responsabilità della corona, per vivere nell'anonimato. Ma quando il suo amato padre muore, viene gettata nell'arena dei giochi di potere e diventa all'improvviso sovrana di un regno incredibilmente instabile. Per di più, Hesina è convinta che il re sia stato ucciso, e che l'omicida sia qualcuno che le è molto vicino. La corte è piena di ipocriti e delatori che non vedono l'ora di approfittare della morte del monarca per accrescere la propria influenza: ciascuno di loro potrebbe essere l'assassino. I suoi consiglieri vorrebbero che Hesina accusasse il regno confinante di Kendi'a, il cui governante ha già radunato le truppe per la guerra. Determinata invece a trovare il vero colpevole e con qualche dubbio sulla fedeltà della sua stessa famiglia, Hesina compie un gesto disperato: si rivolge a un'indovina, il Giaggiolo argenteo. Un atto di tradimento, punibile con la morte, poiché la magia nel regno di Yan è da secoli vietata dalla legge. Seguendo le parole della veggente, Hesina chiede aiuto ad Akira, un delinquente patentato dalla mente brillante e acuta, un detenuto che nasconde più di un segreto. Il futuro del regno di Yan è in pericolo: riuscirà Hesina ad avere giustizia per suo padre? O il prezzo da pagare sarà troppo alto?

Con questo nuovo fantasy Young adult ci troviamo nel Regno di Yan. Un paese molto fragile che viene sconvolto dalla morte dell’amato re. A succedergli sul trono è la figlia Hesina, una ragazza di sedici anni, distrutta dalla morte del padre e che ben presto si convince che in realtà sia stato assassinato. È disposta a tutto pur di scoprire la verità facendo anche scelte inaspettate. Decide di andare così contro ogni legge affidandosi alla magia e a un pericoloso ladro, Akira pur di risolvere il mistero intorno alla morte del padre. Seguiamo Hesina che si destreggia tra intrighi politichi e attacchi da parte dei suoi nemici di sempre. Riuscirà la nostra regina a risolvere il mistero o si lascerà sopraffare dalle vicende?

Ciò che forse ho più apprezzato è stato lo stile dell’autrice che riesce a catturare il lettore mantenendo alta l’attenzione. Ammetto che nonostante la poca azione della prima parte del libro la Hu è riuscita a tenermi incollata al libro perché volevo assolutamente scoprire come sarebbe proseguita la storia. Anche i colpi di scena che inserisce sono davvero ben scritti e ad effetto. Penso però che abbia tralasciato alcuni aspetti davvero importanti non approfondendo praticamente niente in questo libro. Ad esempio l’autrice da per scontato moltissimi aspetti che reggono questo mondo da lei creato.  Un'altra pecca è sicuramente il finale che non mi ha fatto impazzire, un finale che mi ha lasciato davvero con l’amaro in bocca per alcune scelte così diverse dal resto della storia. Un finale aperto che pensavo avrebbe trovato spiegazione in un sequel, così come tutti quegli aspetti solo accennati e mai spiegati in questo libro. Capirete la mia delusione nello scoprire che in realtà si tratta di un libro autoconclusivo.

I personaggi per me sono stati un vero problema perché caratterizzati davvero poco e in generale ridotti a delle figure di sfondo create solo per mettere in moto gli eventi della storia. Con la protagonista Hesina, forse l’autrice ha fatto un lavoro leggermente migliore inserendo anche una sua piccola evoluzione. Hesina è una ragazza forte e coraggiosa ma ingenua, in cerca della sua vendetta ma piena di insicurezza e in continuo conflitto con la madre. Purtroppo anche lei non vien approfondita fino in fondo restando in superficie. In generale una protagonista che non mi ha fatto né caldo e né freddo. 

Anche il wordbuilding di questa storia l’ho trovato davvero molto piatto, senza mai approfondire cosa stava descrivendo, e sicuramente non mi sembrava di far parte di questo mondo proprio perché rimaneva anche lui sfocato sullo sfondo. Per quanto riguarda la cultura cinese è presente, infatti in più parti mi ha ricordato l’antica Cina che ho studiato qualche anno fa a scuola, per il modo di vestire, i riti. Peccato che anche questo caso mi è sembrato poco approfondito e lasciato a i margini della storia a cui si fa qualche accenno solo per ricordarci che siamo in Cina.

So che la mia recensione si è ridotta a un unico concetto: poco approfondito. Ma è questa la vera pecca di questo libro, aver ridotto questa storia a un libro di 400 pagine quando poteva essere elaborato meglio. Non posso dire che non mi sia piaciuto ma mi ha deluso davvero tantissimo visto che lo aspettavo fin da quando la Oscar Mondadori lo ha annunciato.


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