Recensione: Le Impure di Kim Liggett [Review Party]

 Buon pomeriggio lettori,

oggi finalmente vi parlo del nuovo libro di Kim Liggett edito Mondadori. "Le Impure" è una storia dura e cruda da far venire i brividi.

Titolo: Le Impure

Autore: Kim Liggett

Editore: Mondadori

Genere: Distopico ma non troppo

Serie : Autoconclusivo

Uscita: 12 Aprile 2022

Formato: Digitale/Cartaceo

Pagine: 312

Prezzo: Ebook 9,99 euro / Cartaceo 19,90 euro

Nessuno parla mai dell'anno di grazia. È proibito. Nella Garner County, tutte le ragazze, al compimento del loro sedicesimo anno, vengono bandite dalla comunità e obbligate a vivere nella foresta per un anno, affinché sfoghino la loro magia nella natura selvaggia per poi tornare nella civiltà, sempre che sopravvivano, purificate e pronte per il matrimonio. Nella società patriarcale in cui sono cresciute, infatti, si è convinti che a quell'età le ragazze abbiano il potere di persuadere gli uomini ad abbandonare i loro letti coniugali, di far perdere la testa ai coetanei e di far impazzire di gelosia le mogli. Si crede che la loro stessa pelle emani un forte afrodisiaco, l'essenza potente della gioventù, delle ragazze sul punto di diventare donne. Tierney James, però, non si sente potente. Né si sente magica. Ma, questo sì, sente che dietro l'esperienza che la attende si cela qualcosa di più spaventoso dei pericoli nascosti nella foresta o dei bracconieri pronti a rapire lei e le altre ragazze per ucciderle, farle a pezzi e venderle al mercato nero. La minaccia più grande e terribile potrebbe arrivare proprio dalle sue compagne di sventura, ma Tierney non è disposta a subire passivamente la sorte che le è stata assegnata... Con prosa tagliente e crudo realismo, "Le impure" racconta i complessi legami che uniscono tra loro le ragazze – e le donne che saranno – e la necessità di opporsi con forza a una società troppo spesso ancora misogina e patriarcale che impedisce loro di esprimere in totale libertà i propri talenti.

La lotta per i diritti delle donne, per la loro emancipazione è stata lunga e difficile. Eppure a volte, ancora nel 21° secolo ci viene da domandarci se le donne hanno veramente tutti i diritti di cui si parla. Le donne sono davvero sullo stesso livello degli uomini? Ricevono lo stesso stipendio, hanno le stesse possibilità di fare carriera? Perché se un uomo vuole una donna, può prenderla con la forza? Certo la situazione sta migliorando ma non quanto si spera. Tantissimi al giorno d’oggi sono i casi di abusi, violenze e stalking, 103 donne sono state uccise nel 2021, 14 quelle che hanno perso la vita nei primi 3 mesi del 2022. Oltre 15 mila donne nel 2021 hanno contatto il numero contro le violenze, quante altre invece hanno subito in silenzio?

Quante volte si tende a colpevolizzare la vittima e non il carnefice? Quante volte abbiamo sentito dire “se l’è cercata, era troppo svestita, ci ha provato di sicuro, ha bevuto troppo”. Perché nel 21 secolo devo avere paura di bere un goccio di troppo ed essere troppo ubriaca, perché devo avere paura di uscire da sola quando fuori è buio? Ma l’aspetto che ancora di più mi fa stare male è che spesso sono le donne stesse a giustificare i comportamenti del genere maschile. Perché nella nostra società è così difficile trovare un po’ di solidarietà femminile? Perché la nostra invidia, la nostra gelosia prevale su tutto?

Tutte tematiche di cui Kim Liggett ci parla nel suo libro “Le Impure”, e mi fa arrabbiare sapere che quello che viene raccontato in questo libro non è solo una storia ma la cruda verità della nostra società.

In una società patriarcale e maschilista, le donne non hanno alcun diritto, non possono ridere, sognare, parlare. Le donne sono completamente sottomesse al genere maschile, l'unico modo per potersi proteggere da loro. Sono convinti infatti che le donne abbiano una magia che porta gli uomini a perdere la testa, a desiderarle, giacere con loro, a tradire le moglie. Per questo motivo quando le ragazze compiono 16 anni, dopo la tanta attesa cerimonia del velo con cui come capi di bestiame vengono scelte dagli uomini delle comunità per diventare delle moglie, vengono mandate a purificarsi in mezzo al bosco, per far sparire la magia. Per un intero anno vivono allo stato primitivo cercando di sopravvivere. Le difficoltà sono davvero molte, i bracconieri pagati per ucciderle, le risorse ma soprattutto loro stesse sono i loro veri nemici. Tutte le ragazza aspettano i 16 anni con ansia preparandosi alla tanta attesa cerimonia del velo mettendosi in mostra e sperando di venire scelte da qualcuno. Tutte tranne Tierney, lei è sempre stata diversa, un animo ribelle e solitario, che ama stare all’aria aperta sporcandosi le mani come un vero maschiaccio. Ha sempre visto il matrimonio come una prigione e desidera passare la sua vita a lavorare nei campi. Come tutte ha paura dell’anno della grazia eppure è curiosa di sapere cosa succede lì, cosa porta a cambiare tutte le ragazze quando tornano. Quando Tierney si trova nella radura alle prese con la sopravvivenza e la crudeltà umana capirà come tutto quello che le è stato insegnato è solo l’ennesima menzogna.

Un anno difficile, tra magia e pazzia, le ragazze sono pronte a tutto per sopravvivere ma quante torneranno a casa?

Non ci è consentito di sognare. Gli uomini sono convinti che sia un modo per nascondere la nostra magia

Un libro distopico ma che purtroppo non è così lontano dalla realtà. Una realtà spesso mascherata, nascosta da candide bugie che l’autrice ha denunciato con questa storia. Sinceramente non mi aspettavo che questo libro fosse così sensazionale e potesse prendermi così tanto.

Lo stile dell’autrice è diretto, crudo, scorrevole e sa catturare il lettore. Le parole dell'autrice arrivano dritte al cuore con un colpo potentissimo. Ho sclerato, ho sofferto, ho pianto e mi sono disperata durante la lettura. Non avevo mai letto nulla di suo ma mi ha assolutamente conquistato con la sua penna, e spero vivamente che torni presto in Italia con qualche nuovo titolo.

Non è un libro semplice, tratta temi molto delicati, con un linguaggio diretto e privo di filtri, è violento e tratti abbastanza cruente, non è un libro per tutti, se siete persone molto sensibili potrebbe essere una lettura davvero difficile.

Mi è immensamente grata, ma non dovrebbe sentirsi riconoscente per una cosa simile, per il semplice fatto di essere trattata come un essere umano. Nessuno dovrebbe farlo.

L’ambientazione non è delineata benissimo, ma sono sicura che sia una scelta voluta dall’autrice, perché viene lasciato molto spazio all’immaginazione del lettore, Garner Country potrebbe essere ovunque o da nessuna parte, nei meandri della terra ma anche nelle città più moderne.

Al contrario la caratterizzazione dei personaggi è stata a mio parere davvero sensazionale.

Tierney potrebbe sembrare la classica eroina dei libri, intraprendete, intelligente che va contro ogni regola e riesce sempre a trovare una soluzione. È vero ma c’è molto altro, lei mostra le sue fragilità e paure, mostra la sua curiosità e le sue debolezze. Non l'ho mai odiata, ho apprezzato moltissimo la sua forza di non arrendersi mai. Ho amato la sua crescita e la sua evoluzione, come è cambiata, il suo non essere mai egoista e aiutare le altre nonostante tutto.

Il finale è stato difficile da digerire, sono sicura che fosse quello più adatto a questa storia e mi è piaciuto molto ma il mio cuoricino sta ancora soffrendo.

Mi guarda con la stessa intensità di quando ci siamo incontrati la prima volta, ma adesso so che quello che all’inizio avevo scambiato per astio è soltanto timore. «Hai paura di me?» sussurro. «Della mia magia?» «Non ho paura di te» replica fissandomi le labbra. «Ho paura delle sensazioni che mi fai provare.»

Ancora una volta la condizione della donna viene scandagliata alla perfezione, l’autrice non risulta mai eccesiva o banale, riesce a calibrare il tutto. Una storia davvero molto delicata che parla di violenza, della crudeltà dell’animo umano, una storia di sofferenza.

Uno dei messaggi sicuramente più belli di questo libro che l’autrice è riuscita a trasmettere è la necessità della solidarietà femminile, l’esigenza nella vita di aiutarsi e non essere le prime a scagliare le pietra contro le altre ragazze. Con la storia di Tierney e le altre ragazze ci ricorda proprio questo, che solo noi riusciremo a salvarci e cambiare le cose.

Se come me amate il romance, posso dirvi che vi è una piccola componente, vi farà soffrire molto ma ovviamente non è il filone centrale della storia.











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