Recensione: Liberi come la Neve di Rita Nardi [Collaborazione]

 Buongiorno lettori,

oggi vi parlo finalmente di "Liberi come la Neve", libro d'esordio di Rita Nardi, uscito il 24 Gennaio per la Garzanti che ringrazio tantissimo per la copia.

Titolo: Liberi come la Neve

Autore: Rita Nardi

Editore: Garzanti

Genere: Contemporary Romance

Serie: Autoconclusivo 

Uscita: 24 Gennaio 2023

Pagine: 450

Formato: Digitale/Cartaceo

Prezzo: Ebook 8,99 euro / Cartaceo 15,90 euro

Mi chiamo Nive White e so bene cosa significhi non avere un luogo da poter chiamare casa. Questa parola mi è estranea da quando i miei genitori sono scomparsi e ho cominciato a essere sballottata da un paese all’altro. Nessuno mi ha mai accolta, nessuno mi ha mai voluta. Per questo, quando lascio Parigi e atterro in Canada, non mi aspetto nulla. Devo resistere qualche mese, fino a quando compirò diciotto anni e sarò libera. Eppure qui c’è qualcosa di diverso, lo percepisco appena trovo una foglia rossa al mio arrivo. Anche se i boschi sono sepolti da metri di neve, mi sento in pace sotto l’ombra degli abeti. O forse sono le persone a darmi questa sensazione di calore. Come lo zio Henry, che mi ha aperto la sua casa, o Margareth, che mi cucina i pancake, o Kaya, che mi strappa un sorriso. C’è solo una persona a cui non piaccio per nulla. Un ragazzo schivo, con occhi grigi e impetuosi come una tormenta. Si chiama Hurst e per lui sono una straniera. Un pulcino che non appartiene alle gelide foreste della tribù Navajo di cui fa parte. Eppure, anche se le sue parole mi feriscono, il suo sguardo brucia e legge la mia tristezza. Non posso negare quello che provo, ma ho paura di fidarmi, perché il passato mi ha insegnato a essere diffidente e non mettere radici. Forse, però, la mia vita può essere diversa. Secondo una leggenda della tribù, chi trova la wapasha, la foglia rossa, è in grado di cambiare il proprio destino. Se è davvero così, vorrei trovare il coraggio di seguire l’istinto. Lo stesso che mi conduce tra le braccia di Hurst. Mi chiamo Nive White e questa è la mia storia.

Nive è pronta per l’ultimo viaggio della sua vita per raggiungere la sua nuova famiglia affidataria, l’ultima perché i suoi 18 anni si avvicinano. Attende quel giorno con ansia, da quando molti anni prima ha perso i genitori a causa di un incidente gravissimo, da allora ha cambiato moltissime famiglie affidatarie, ognuna con i loro alti e bassi, ha viaggiato un po’ per tutta l’Europa. E ora è pronta a prender un aereo che la porterà in Canda con la speranza che questo nuovo zio alla lontana non sia peggio della sua ultima tutrice. Solo qualche mese nel gelido Canada per poi esser libera, ecco non si aspettava che qui trovasse uno zio che accettasse i suoi silenzi, degli amici che l’apprezzassero per quella che è, e Hurst, un lupo solitario dagli occhi grigi e spenti, futuro capo tribù dei Navajo. Il loro primo incontro non è stato dei migliori, lui le ha intimato di stare lontano da lui e dalla sua tribù. Ma il destino ha altri piani per loro.

Hurst e Nive sono così simile ma anche così diversi, due cuori destinati a stare insieme ma dovranno prima affrontare i demoni del loro passato.

Siete pronti a salire su un’altalena di emozioni con la nostra Nive?

 «E ora? Cosa pensi della neve?» Mi lanciò uno sguardo fugace. «Che è libera. Libera di cadere quando vuole. Quasi felice di cadere, come se desiderasse posarsi sugli alberi, perché sa che è quello il posto che le spetta»  «E tu?» domandò. «Io cosa?»  «Tu ce l'hai un posto su cui posarti?

“Liberi come la neve” è il libro di esordio della giovanissima Rita Nardi, e devo confessavi che ho amato il suo stile. L’ho trovato scorrevole, fluido e soprattutto delicato.

La parola che userei per descrivere questo libro è proprio delicatezza, la delicatezza di Rita nel narrare la sua storia, nel presentarci i suoi protagonisti.

Ma soprattutto la delicatezza di narrare tematiche molto importanti come la perdita di persone di care, la sofferenza che si respira attraverso le pagine, e tutto ciò che è legato agli abusi psicologi.

La dolcezza della protagonista femminile, Nive mi ha davvero conquistato con la sua forza ma anche con le sue debolezze, ho amato le sue mille sfumature , una protagonista vera con i suoi alti e bassi che si farà amare da voi.

Tra le pagine si respira la sua purezza, la sua fiducia nell’amore nonostante tutto e la sua paura di essere abbandonata.

Il protagonista maschile Hurst, è così simile a lei ma allo stesso tempo molto diverso, loro che hanno vissuto la stessa storia hanno affrontato la vita in maniera completamente diversa, lui pieno di rabbia, odio e soprattutto spaventato dall’idea di provare dei sentimenti.

Purtroppo non sono riuscita ad apprezzarlo come avrei voluto, non mi ha conquistato come protagonista maschile, avrei voluto conoscerlo di più sapere cosa pensasse.

Grandissimo spazio vien dedicato ai personaggi secondari, la nuova tribù della nostra Nive, la sua famiglia non solo di sangue, ho adorato come le loro storie si siano intersecato, ho adorato lo zio Henry, Margaret ma anche Joe.

Ho adorato l’ambientazione, l’autrice è stata sensazionale a farci vivere e respirare nell’imbiancato Canada, ogni dettaglio inserito non l’ho mai trovato pesante o ripetitivo ma ben calibrato per permetterci una lettura a 360 gradi.

La cura nei dettagli la si nota anche nell’attenzione posta dall’autrice nell’inserire la cultura dei nativi, ho amato le loro leggende, le loro tradizioni e leggere le piccole citazioni a inizio capitolo. Sensazionale.

Si tratta di una storia estremamente semplice, lineare ma che con la sua dolcezza conquista il lettore. Vi farà emozionare ma anche spuntare qualche sorriso.

E nonostante l'attrazione tra i due preparatevi a sclerare prima di poter aver un bel lieto fine.

Penso che questo libro fosse partito in maniera incredibile per poi perdersi un po’ andando avanti con la storia. Non l’ho trovato pesante perché lo stile dell’autrice è sensazionale ma forse alcune parti potevano essere snellite.

Non vi resta che recuperare questa storia, assolutamente consigliata!











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