Buon pomeriggio cari lettori,
oggi vi parlo dell'ultimo volume della trilogia principale del GrishaVerse, ovvero "Rovina e Ascesa" di Leigh Bardugo, uscito il 30 Marzo grazie alla Mondadori.
Titolo: Rovina e Ascesa
Autore: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Uscita: 30 Marzo 2021
Formato: Digitale/Cartaceo
Prezzo: Ebook 9,99 euro / Cartaceo 17,95 euro
Dopo l’ennesima battaglia con l’Oscuro, Alina ha trovato
rifugio dall’ Apparat e nella sua cattedrale bianca sottoterra. Sono passati
circa due mesi e quella sicurezza si è trasformata in una prigionia, l’Apparat
le ha portato via tutto, allentandola dai suoi pochi amici rimasti con l’unico
desiderio di controllarla. Ma Alina e gli altri non sono più disposti ad abbassare
la testa e farsi manovrare. Il loro unico
obbiettivo è trovare l’uccello di fuoco, l’ultimo amplificatore per poter affrontare e sconfiggere
definitivamente l’Oscuro. Cercando di ricreare delle alleanze forte con la speranza
che il nostro principe pirata sia ancora vivo.
In una lunga ricerca, fatta di cammini, ricerche, si
scoprirà chi si nasconde veramente dietro a tutta questa storia e cosa ha
spinto Morozova a creare questi amplificatori. Si capirà finalmente l’Oscuro e
le sue ombre.
Tra segreti, verità e colpi di scena ci immergeremo
nell’ultimo capitolo di questa trilogia.
Il grande problema della Bardugo sono gli inizi, troppo
lenti che fanno chiedere la lettore che fine abbia fatto la Bardugo degli altri
libri, ma superati i primi capitoli la storia inizia a scorrere molto velocemente.
Ho adorato esser immersa nelle vicende e viverle in prima persona. La storia è dinamica
e ricca di colpi di scena inaspettati. Proprio per questi stratagemmi scorre
velocissima davanti agli occhi del lettore, che non vede l’ora di scoprire la
verità e sapere cosa succederà.
Ciò che più adoro della Bardugo è la sua capacità di caratterizzare i personaggi. Alina, protagonista e narratrice di questa storia, di trova di fonte all’ennesima sfida, in una continua lotta tra oscurità e luce che brulica in lei. In questo libro si compie quella crescita che era iniziata nei volumi precedenti. La troviamo pronta a lottare per chi ama, forte e coraggiosa. Alina non è perfetta, ha momenti in cui si sente giù, in cui vorrebbe scappare e mettere fine a tutto ma ho apprezzato tantissima questa scelta dell’autrice perché ha reso la sua protagonista reale e non la santa che tutti vogliono.
Ovviamente anche i personaggi secondari vengono caratterizzati
alla meraviglia e finalmente in questo libro troviamo una squadra incredibile,
tutte quelle amicizie che nei primi volumi erano assenti. Ho amato Zoya, i gemelli
Tamar e Tolya, ho adorato Genya e David e tutti gli altri, soprattutto per la loro
caratterizzazione, per i cambiamenti che hanno affrontato dai libri precedenti.
Quindi grazie Leigh per aver donato loro molto più spazio.
Nikolai rimane il mio preferito, lui e le ombre che hanno
segnato il suo sorriso. Tutte le insicurezze
e le paure che gli fanno compagnia. Impariamo a conoscere un Nikolai
diverso e tutte le sue sfaccettature. Sono
davvero felice che la Bardugo gli abbia dedicato
uno spin-off perché lui ha tantissimo da raccontare.
Mal odiato da tanti e amato da pochi. Io l’ho sicuramente
apprezzato molto, soprattutto in questo libro. Se i quelli precedenti si era
fatto odiare qui si capirà tutto ciò che teneva nascosto. Si scoprirà chi è
questo ragazzo e il suo grande potere. Ammetto che mi ha molto colpito come la
Bardugo abbia incastrato la sua storia con il resto della trama.
Il nostro Oscuro è una grande assenza ma finalmente lo iniziamo
a comprendere veramente, scoprendo le sue debolezze e paure. E sicuramente sembra molto più umano
del previsto. Non è il classico cattivo che non vedi l’ora di sconfiggere ma è
uno di quei personaggi che ti entrano nel cuore segnandoti nel profondo. Ho
apprezzato tantissimo come lui mostri che anche nell’oscurità possa esista un
po’ di luce. Finalmente ho compreso tutto l’amore che ruota attorno a questa
figura.
Il finale mi ha spezzato e mi ha fatto soffrire moltissimo e
come se tutte quelle perdite mi avessero segnato nel profondo. Ma nonostante la
mia sofferenza da lettrice, penso che sia il finale ideale per questa serie, una
conclusione incredibile che arriva nel profondo del nostro cuore proprio perché
non la si aspetta. Ho amato il finale tranne un piccolo dettaglio che la
Bardugo ha voluto inserire ma che non posso rivelarvi senza fare spoiler.
Posso
dire che ho adorato questo libro che non è perfetto come non lo è l’intera trilogia.
Sicuramente l’Hype attorno a questa serie è davvero eccesivo a mio parere. Certo
è una trilogia interessante con molto potenziale ma non rivoluzionaria.
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