Recensione: Dove il sole va a dormire di Emanuela Baldassari [Collaborazione]

 Buongiorno lettori,

oggi vi parlo di una storia molto interessante, ovvero "Dove il sole va a dormire" di Emanuela Baldassari che ringrazio per avermi fatto leggere la sua storia.


Titolo:
 Dove il sole va a dormire

Autore: Emanuela Baldassari

Editore: Policromia

Genere: 
Narrativa generale

Serie: Autoconclusivo

Uscita: 20 Luglio 2021

Formato: Digitale/Cartaceo

Prezzo: Ebook 2,99 euro / Cartaceo 15,00 euro

Forse per questo si dice che la vita è meravigliosa: perché quando stai annaspando nelle sabbie mobili e fai l’ultimo respiro prima che la melma prenda il posto dell’aria, ti vola addosso una mano sconosciuta che ti strappa al tuo destino di morte. E tu non puoi far altro che esserle grato, ripulirti e riprendere il cammino.

Gaeta, 1995. Quando si risveglia in un letto di ospedale, Alice capisce che ha iniziato a crescere, nonostante tutto. L’incidente che ha ridotto sua madre in coma non le ha portato via soltanto la giovinezza, ma anche la gioiosità di bambina con cui guardava il mondo. E quando rudi mani scavano in lei, facendola rovinare in un mondo dove anche gli angeli hanno la faccia distorta, si rende conto che a qualcosa deve aggrapparsi, se non vuole cadere sempre di più.

Nuevacalle, 1995. Achille ha vissuto tutta l’infanzia in una bolla dorata: la comunità autonoma in cui sua madre l’ha portato quando era ancora in fasce gli ha precluso la visione di qual è il mondo reale, facendolo vivere in un sogno. Tuttavia Achille sa che dovrà andarsene: troppi i segreti che sua madre nasconde, troppe le domande che vuole porre al mondo.

Alice, Achille. Due vite diverse accomunate da un dolore diverso ma con lo stesso sapore: quello della speranza. Un viaggio che entrambi fanno dentro sé stessi, alla ricerca di un mondo che saprà accoglierli, finalmente. Perché il Paradiso, sì, esiste: è laddove il sole va a dormire.


Alice e Achille sono solo due ragazzini che la vita ha messo di fronte ai primi ostacoli. Due ragazzi così diversi ma accumunati da un dolore comune, due ragazzi che però non hanno intenzione di arrendersi di fronte alle difficoltà. Alice si è svegliata dopo un brutto incidente e con la madre in coma, trova rifugio nella fede ma quando i mostri le vengono a fare compagnia ogni sua certezza inizierà a crollare. A chilometri di distanza, Achille è stanco di vivere rinchiuso nella comunità in cui è cresciuto con la madre, sente di non appartenere più a quel posto. La voglia di far nuove esperienza e cercare le proprie origini lo portano a scappare e finire dal nonno a Gaeta. Due storie così diverse che però finiranno per legarsi indissolubilmente.

Lo stile è davvero unico, scorrevole, fluido a tratti poetico che riesce a catturare il lettore. L'autrice è stata davvero incredibile sotto questo punto di vista, sa come parlare direttamente al cuore del lettore, sa sconvolgere e far riflettere. La storia parte lenta, forse anche un po' troppo proprio perché non riuscivo a capire come si potessero intrecciare le storie dei protagonisti e perché purtroppo mi sembrava tutto un po’ confusionario a livello di trama. Ma superati i primi capitoli, la storia cattura al punto che ho letteralmente divorato le ultime pagine.

La storia viene narrata in prima persona alternando i capitoli tra Achille e Alice, i due protagonisti cosa che ho adorato. Sono stati inserti anche dei capitoli dal punto di vista del nonno di Achille, di cui però non ho capito molto il senso ma che si sono rivelati molto interessanti per dare un sguardo sul suo rapporto con la figlia e il nipote e che ci dona uno scorcio anche sulla malavita.

Ho adorato Achille, la sua forza, la sua voglia di scoprire la verità e di ritrovare sé stesso al di fuori della vita che altri hanno costruito per lui. Alice invece non sono riuscita a comprenderla fino in fondo, non sono riuscita ad entrare in sintonia con lei.

L'autrice ha poi trattato tematiche molto delicate, come la perdita di una persona cara, i difficili rapporti che ci sono fra genitori e figli, ed è stata incredibile, lo ammetto. Un inno alla speranza, un libro che ci ricorda di non arrenderci mai davanti alle difficoltà spronandoci sempre a fare di meglio.

A mio avviso non è lo è stata con tematiche ancora più delicate come la violenza sessuale, le malattie mentali, la malavita. È stato come se avesse preso il tutto e lanciato nel libro senza il giusto approfondimento. Parlando con l’autrice mi ha riferito che è stata una scelta voluta per poter spingere il lettore a riflettere. Tuttavia devo dire che mi è dispiaciuto moltissimo lo scarso approfondimento.

Una storia davvero interessante, scritta molto bene ma che mi ha lasciato con un retrogusto dolce amaro


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