Recensione: Le guerriere dal Sangue d'oro di Namina Forna. #1 Deathless Series [Review Party]

 Buongiorno lettori,

oggi finalmente vi parlo della nuova uscita targata Mondadori, ovvero "Le Guerriere dal Sangue d'oro" di Namina Forna.


Titolo:
 Le Guerriere dal Sangue d'oro

Autore: Namina Forna

Editore: Mondadori

Genere: Fantasy 

Serie:
1.  Le Guerriere dal Sangue d'oro
2. The Merciless Ones ( In lingua 2022)
3. Untitled

Uscita: 30 Novembre 2021

Pagine: 288 

Formato: Digitale/Cartaceo


Prezzo: Ebook 9,99 euro / Cartaceo 18,90 euro

È tardo pomeriggio quando arriviamo al tempio. La piazza del villaggio è già gremita: le ragazze, nei loro abiti da cerimonia, si mettono in fila davanti ai gradini del tempio, con i genitori ai lati. Mio padre prende posto accanto a me quando i tamburi iniziano a suonare. Gli jatu marciano solennemente verso i gradini, le loro crudeli maschere da guerra brillano nella luce spenta del pomeriggio. Osservo le mura bianche e spoglie del tempio, il suo tetto rosso. Il rosso è il colore della santità. È il colore del sangue delle ragazze pure che saranno messe alla prova oggi. Deka conosce bene l'importanza del rituale della purezza. Sa che da esso dipenderà se potrà o meno diventare membro a tutti gli effetti del suo villaggio ed essere finalmente parte di qualcosa, proprio lei che si è sempre sentita diversa e fuori posto. Ma il giorno della cerimonia, il suo sangue si rivela d'oro, il colore della non purezza. Le conseguenze, Deka lo sa bene, potrebbero essere peggiori della morte. Per questo, quando una misteriosa donna va a trovarla nel luogo in cui è imprigionata e le propone di andarsene dal villaggio per entrare a far parte di un esercito composto da ragazze esattamente come lei, le alaki, non ha dubbi. Pur comprendendo i pericoli che la aspettano, Deka decide di abbandonare la vita che ha sempre conosciuto. Ma già nel viaggio che la conduce alla capitale del regno, e alla più grande battaglia della sua vita, scoprirà presto che la grande città serba molte sorprese. E che niente è davvero come sembra, nemmeno lei.

Per Deka il colore della sua pelle è sempre stato un problema, non riuscendo mai a farsi accettare nel suo villaggio. La sua ultima speranza è quella del rituale del sangue, che mostra la purezza di ogni ragazza permettendole di entrare a far parte del villaggio. Tutto è pronto per il momento più importante di ogni giovane ragazza, e quando è il turno di Deka, ogni sua certezza e speranza va in frantumi, il suo sangue è oro e non rosso. Lei è un demone immortale, un’Alaki discendente delle quattro guerriere del sangue, donne mostruose che hanno ucciso e distrutto ogni regno. Ogni persona a lei cara le volte le spalle perfino il padre. Ogni sua certezza e speranza iniziano a crollare andando incontro al suo unico destino: la morte. Prigioniera del villaggio viene uccisa, torturata e dissanguata fino a quando una donna dalle mani bianche non le propone un patto, arruolarsi nell’esercito dell’imperatore per difender il regno da terribili creature. Eppure Deka non è come tutte le altre alaki, ha un qualcosa di diverso ma per scoprirlo dovrete leggere questo libro!

Una storia molto intrigante che ci trascina nella cultura africana, non troppo rivoluzionario ma che sicuramente istilla nel lettore quella punta di curiosità che lo spinge a continua a leggere.

La storia parte al 100% le prime pagine sono intense e davvero molto interessanti, catturano il lettore anche per l’originalità della storia, ma andando avanti con la lettura l’autrice è caduta un po’ nei classici stereotipici, cattivi e colpi di scena non troppo sensazionali. Molti aspetti sono stati saltati, dati per scontati e ammetto che mi sarebbe piaciuto venissero approfonditi maggiormente, come la crescita e la presa di consapevolezza della protagonista, oppure l’aspetto più romance che a mio parere viene inserito senza una vera motivazione.

Sicuramente lo stile dell’autrice cattura fin dall’inizio sa tenere ancorato alle pagine, uno degli unici aspetti che forse mi hanno spinto a continuare la lettura. È scorrevole, fluido e intriga il lettore. Ma la narrazione in prima persona non è riuscita nel suo intento, ovvero farmi sentire parte della storia, forse perché non ho apprezzato moltissimo Deka come protagonista, non sono riuscita ad entrare in sintonia con lei per gran parte della storia.

Penso che l’autrice sia stata sensazionale nel descriver il mondo che ha creato, un mondo fantastico ma che richiama moltissimo la realtà. “Le guerriere del sangue d’oro” parla di una società patriarcale, dove le donne non hanno alcun diritto, parla di razzismo, di violenze e torture, ci racconta della paura del diverso. Ma allo stesso tempo è un inno alla forza che ricorda alle ragazze di non arrendersi mai. Un inno all’amicizia e alla diversità. Insomma tematiche davvero molto delicate che a mio parere sono state trattate davvero benissimo da parte dell’autrice.

Anche il word building è dettagliato molto bene, l’ambientazione misteriosa, cupa cattura fin dalle prime pagine. Anche se a tratti l’ho trovato un po' confusionario, soprattutto per via di tutti i luoghi che vengono citati e che non ho compreso molto bene. Così come è accaduto anche all’inizio con tutti i nomi di personaggi che vengono presentati. Una sorta di calderone di informazioni a tratti inutili e che sicuramente fanno perdere l’attenzione del lettore.

Si tratta del primo libro di una trilogia e spero vivamente che il mondo creato dall’autrice possa esser approfondito meglio e riscattare la sua storia. Un libro che mi è piaciuto ma da cui mi aspettavo di più.

 


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