Buongiorno lettori,
oggi vi parlo dell'ultimo volume di questa nuova serie di Jay Kristoff appena approdata in Italia, si tratta di "TrueLife". Ringrazio tantissimo la Mondadori per questa copia in anteprima!
Titolo: TrueLife
Autore: Jay Kristoff
Editore: Mondadori
Genere: Sci-Fi
Formato: Digitale/Cartaceo
E questo volume inizia proprio lì dove ci aveva lasciato. La
guerra sta per esplodere, è arrivato il momento della resa dei conti tra
BioMaas e Deadulus, i due colossi che si contengono il potere. Per riuscirci
hanno però bisogno di rinforzi, la Biomaas ha catturato Lemon per sfruttare i
suoi poteri, mentre la Deadulus, Eve per poter recuperare le tecnologie lasciate
dal padre di Ana tra cui il virus Veritate, virus che i life-like vogliono
disperatamente per liberarsi dal controllo degli umani.
Nuove alleanze, nuove verità verranno a galla ma i nostri protagonisti
devono lottare e prendere le scelte giuste per salvare il mondo.
Pieno di azioni, combattimenti ma senza rinunciare a momenti più intensi a livello emotivo.
Il mondo distopico da lui creato, è ben delineato e strutturato,
riesce a risultare vivido nella mente del lettore.
Il problema che ho riscontrato fin dall’ primo libro è stato il fatto che non sono mai riuscita ad entrare in perfetta sintonia con i protagonisti, e ancora una volta ho fatto davvero fatica, tanto è che nei momenti più intensi non ho provato molto. Delineati bene ma l’aspetto più introspettivo passa sempre in secondo piano in questa serie.
Tutto ciò viene sicuramente accentuato dai troppi pov inseriti nella storia che hanno reso ancora più difficile appassionarsi ai singoli personaggi.
Eve, ho capito le intenzioni di Kristoff ma non sono mai riuscita a comprenderla fino in fondo, la sua ricerca di sé stessa, i suoi momenti bui e le sue decisioni, a volte le ho trovate davvero pesanti. E posso dire che la scelta finale dell’autore l’ho trovata davvero affrettata.
Zeke a mio parere non è stato approfondito come meritava,
non ha intrapreso quell’evoluzione che invece nel bene o nel male gli altri protagonisti
hanno compiuto. L’ho trovato ancora molto in linea con chi era nel primo libro.
Lemon si conferma ancora una volta la mia preferita, almeno
c’era lei che ha salvato la storia!
Ho apprezzato davvero il finale perché l’ho trovato adatto
alla trilogia seppur nulla di non sospettabile, tuttavia penso che l’autore abbia
trascinato tutta la vicenda un po’ troppo per le lunghe e concluso un po’ velocemente
senza il giusto approfondimento che si meritava.
Nonostante lo stile di Kristoff non stanchi mai da questo
punto di vista penso che poteva rendere più snello questo terzo libro e
dedicare un po’ di più al finale.
Insomma una trilogia che mi lascia con un sapore dolce amaro, perché l’ho trovata intrigante e interessante ma da zio Jay mi aspettavo molto di più.
Vi consiglio questa serie se amate le ambientazioni
distopiche con un po’ di sci-fi, ma se vi aspettate il Kristoff a cui siamo
abituati potreste rimanere delusi. Non per il suo stile o le sue idee che sono
sempre geniali ma proprio a livello di gestione della storia.
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