Buon pomeriggio,
oggi vi parlo di un piccolo gioiellino che uscirà il 24 Novembre grazie all' Oscar Mondadori. Si tratta del nuovo libro della magnifica V.E. Schwab ovvero "La vita invisibile di Addie LaRue"
Titolo: La vita invisibile di Addie LaRue
Prezzo: Ebook 10,90 euro / Cartaceo 24,00 euro
Addie LaRue non esiste, è stata cancellata dalla terra o
meglio dai ricordi delle persone. Perché alla fine è questo il segreto per esistere,
essere ricordati da qualcuno. Addie ha perso la sua esistenza nel 1714 quando
pur di fuggire a un matrimonio combinato, ha infranto ogni regola invocando gli dei dopo il tramonto. Ed è apparso lui,
Luc come lo chiama Addie, lui è la notte, l’ombra, il diavolo che le ha donato
la libertà ma ad un prezzo: Addie verrà dimenticata da ogni persona che incontrerà fino quando non sarà stanca di questa sua orrenda vita. Ma Addie resite e sopravvive per 300 anni, anni orrendi in cui inizierà a capire il mondo, 300 anni in cui puntualmente si presenta e poi viene dimenticata. Fino a quando incontra Henry, che incredibilmente la ricorda. Addie finalmente
sente pronunciare quelle paroline che ormai aveva perso la speranza di sentire
“Io ti ricordo”. Ma perché proprio Henry la ricorda? Cosa si nasconde dietro a
questo ragazzo che sembra perfetto?
Scrivere questa recensione è molto complesso perché mi ha
lasciato così tante emozioni diverse che è difficile metter per scritto.
La Schwab è una maga con le parole riesce a far provare ogni
singola sensazione nel lettore, riesce a creare quel peso nel petto che ti fa soffrire
fino alla fine. Con il suo stile leggero ma magistrale, riesce a trattare
tematiche davvero delicate e in grado di far riflettere davvero molto. Affronta il ruolo della donna attraverso i secoli, inserisce anche tematiche LGBT, e
infine parla dell’importanza di aver qualcuno al nostro fianco, di non poter affrontare
questo mondo da soli e dell'oblio. Ho trovato davvero molto profondo e significato il
messaggio di questo libro ed è ciò che forse più mi ha colpito, è stato in
grado di smuovermi delle sensazioni incredibili dentro.
"Certo dimenticare è così triste. Ma essere dimenticati, quello si che ti fa sentire sola."
La Schwab riesce a farti provare
ogni singola sensazione che provano i nostri protagonisti. La storia è narrata
in terza persona e seppur la protagonista indiscussa sia Addie, vengono dedicati
dei capitoli anche ad Henry e al suo passato.
Attraverso le pagine di questa storia conosciamo Addie LaRue, una ragazza che come tante per via dell’epoca in cui è nata è costretta a sottomettersi, a non avere libertà di scelta ma che si ribella. Seguiremo la sua crescita attraverso i secoli, la vedremo diventare forte, astuta. Henry invece è un giovane ragazzo che non si è mai sentito abbastanza per nessuno, un fallito per i suoi genitori, un pessimo amico e l’uomo che nessuna donna vorrebbe sposare. Insomma non abbastanza. Addie gli dimostrerà che non è solo questo ma che dietro la facciata si nasconde molto altro. Entrambi conosceranno le loro debolezze, riusciranno a tirare fuori il meglio di loro.
Questa storia è ambientata tra il 1714 e il 2014, per poi
ritrovare moltissimi capitoli dedicati a tre secoli di vita di Addie, in cui
scopriremo come ha vissuto. E ciò che ha passato. Molta attenzione viene dedicata anche al suo rapporto con Luc, l’ombra che la tormenta. Vedremo il loro
rapporto evolversi, le loro litigate ma anche qualcosa di più.
L’autrice riesce a calibrare alla perfezione i dettagli dell’ambientazione
senza mai risultare eccessiva anzi mi sembrava di essere al fianco di Addie tra
le strade newyorkese, o nella bellissima Parigi.
Purtroppo però nonostante abbia adorato questo libro ho dato solo 4 stelline. Questo perché l’ho trovato troppo lento,
eccesivo e ridondante in alcune parti. È stato molto difficile leggere il
primo 30% della storia, dove di fatto non succedeva granché. Però dopo aver
superato questo piccolo ostacolo, il tutto scorre più in fretta, il lettore è
catturato dalla magia della storia e non riuscirà a staccare gli occhi dalle pagine. Questa lentezza l’ho ritrovata anche nel
capitoli dedicati al passato. Penso infatti che se l’autrice avesse reso più
fluido il tutto, sarebbe stato un piccolo capolavoro.
Il finale ovviamente è un colpo al cuore, però nutro una
piccola speranza per un sequel.
Se vi ho incuriosito un po', correte a leggere questo libro, non sprecate altro tempo inutile.
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